Visualizzazione post con etichetta ATAC. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ATAC. Mostra tutti i post
Le industrie creative e culturali: dove Roma può vincere!
00:47
Il 7 Dicembre 1995, la Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea riportava la risoluzione del 20 Novembre sulla “promozione delle statistiche in materia di cultura e di crescita economica”. In tale risoluzione il consiglio invitava la Commissione a “garantire, in stretta collaborazione con gli Stati membri […] un migliore sfruttamento delle risorse statistiche esistenti, nonché il corretto svolgimento dei lavori finalizzati all’ottenimento di statistiche comparabili nell’ambito dell’Unione Europea per quanto concerne il settore della cultura”.
La Vita dei Romani: Tutti i dati, tabelle e grafici
11:23
Come si vive a Roma? Come vivono i Romani? Qual è il pensiero autentico sulla città? E cosa emerge dal confronto tra le loro percezioni e quelle dei residenti in città come Milano, Napoli, Torino e nelle altre? Quali sono, nel bene e nel male, i primati di Roma? Un quadro delle emozioni, delle paure, della rabbia, e anche della gioia, che comporta vivere a Roma. Un report di Wikiroma. Un’altra iniziativa di condivisione sociale delle competenze. Qui il link per leggere e scaricare tutto.
Le radici del male: come salvare ATAC, senza essere Napoleone
12:44Inutile girarci intorno, il problema che da decenni impedisce a Roma di avere un trasporto pubblico locale degno di una capitale europea nasce e si radica nel rapporto incestuoso che le aziende pubbliche di gestione del trasporto romano hanno con l’Amministrazione comunale e la politica.
E' un rapporto perverso, che vede il Comune di Roma nella duplice veste di azionista assoluto delle aziende di trasporto e, nello stesso tempo, di controparte dei contratti di servizio. Da un lato è proprietario di ATAC e dall’altro considera ATAC suo cliente e fornitore di servizi. Un’insensatezza allo stato puro. Una circolarità viziosa che non rende nessuno responsabile di niente. Se a questo aggiungiamo l’influenza esercitata dai politici locali e i micro (o macro) interessi che questi ultimi rappresentano, il quadro è pericolosamente completo.
E' un rapporto perverso, che vede il Comune di Roma nella duplice veste di azionista assoluto delle aziende di trasporto e, nello stesso tempo, di controparte dei contratti di servizio. Da un lato è proprietario di ATAC e dall’altro considera ATAC suo cliente e fornitore di servizi. Un’insensatezza allo stato puro. Una circolarità viziosa che non rende nessuno responsabile di niente. Se a questo aggiungiamo l’influenza esercitata dai politici locali e i micro (o macro) interessi che questi ultimi rappresentano, il quadro è pericolosamente completo.
Anatomia dell'ATAC, un report con dati, confronti e analisi del grande buco nero di Roma
09:38
Cos'è l'ATAC? Prima di esprimere un'opinione, guardiamo ai dati! Qui per vedere le slide che sintetizzano uno studio molto corposo realizzato da Unindustria, si analizza la realtà di ATAC in tutti i suoi aspetti, dalla struttura dei ricavi a quella dei costi, dalla governance alla produttività. Forse non è abbastanza noto che 1 km di ATAC costa 7,30 euro, mentre nel resto d'Italia costa 4,25 euro e in Europa addirittura 2,60 euro; forse non è abbastanza noto che la velocità media a Roma è di 13 km all'ora, mentre in Europa è di 20 km; forse non è abbastanza noto che l'età media degli autobus a Roma è di 10 anni, mentre in Europa è di 7 anni. Questi dati e altre analisi sono qui disponibili per chiunque volesse farsi un'opinione. E non solo un'opinione.
Maurizio Tarquini