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Una lettera da Londra, una testimonianza per Roma

Una grandissima emozione poter parlare di Roma, città in cui sono nato e che da ragazzo che vive a Londra ne sente la mancanza.

Mi chiamo Davide Fioranelli e vi racconto brevemente la mia storia.


Sono nato a Roma nel 1988, ho frequentato l’università Luiss attraverso la quale ho avuto la possibilità di studiare a Shanghai; una delle esperienze più belle e importatnti della mia vita!!

Circa un anno prima della laurea magistrale, ho iniziato a lavorare in KPMG nel team corporate finance di Roma; rappresentava il mio “dream job” e sono felicissimo di aver conosciuto colleghi che sono diventati anche amici. Mi sono trasferito a Londra da circa 1 anno e mezzo quando mi è stata concessa la possibilità di spendere un anno nel team M&A di KPMG London. Una opportunità che non mi sono fatto sfuggire! Non perchè a Roma non avessi opportunità professionali di crescita, anzi la mole di lavoro che avevamo ti da la possibilità di avere una crescita professionale che in altre parti difficilmente avrei avuto. L’unica differenza rispetto Londra era che, in Italia seguivamo 10 deal l’anno da 100.000 euro a Londra 10 da 400.000 sterline. Il che per un ragazzo giovane non necessarimanete è la soluzione migliore. Maggiore è il size del deal piu difficile sarà la possibilità di avere responsabilità sullo stesso. Che dire, il mio obiettivo era quello di lavorare duramente un anno e poi ritornare a Roma, città che amo, con un’esperienza che mi desse la possibilità di diventare manager giovanissimo.

Mai e poi mai avrei immaginato di dovere lasciare Roma dove avevo la mia casa (appena ristrutturata) gli amici, gli affetti e dove pensavo di vivere definitivamente con la mia ragazza e futura moglie. E poi nulla, in neanche un anno il futuro che avevo programmato e che ero sicuro avrei avuto cambiò da un giorno all’altro. Tutto successe dopo nenache due mesi dal mio trasferimento a Londra, nel pieno delle mille difficoltà che una città cinica e spietata offre soprattutto ai nuovi arrivati, iniziai una nuova vita da zero.

Quello che ho imparato da questa esperienza è che la parte difficile nella vita non è tanto dimenticare il passato ma quanto il futuro che avevi sempre immaginato. E quindi, niente più l’aspettato rientro nella mia amata Roma, niente più unioni definitive e soprattutto lasciai KPMG dopo 2 settimane dall’essere stato promosso a manager. Esattamente quello per cui avevo lottato negli ultimi 5 anni. Perche? Perchè ho avuto un’incredibile possibilità di vivere quello che si è dimostrato il periodo più creativo della mia vita. Insieme al mio amico ed ex collega Adam ho iniziato una start-up, Freetrade e la nostra mission è di “make investing accessible to everyone”. Un applicazione mobile che rende possibile acquistare azioni ed Etf quotati worldwide senza il pagamento di nessun costo e commissione di transazione.

Crediamo fortemente di poter aiutare le nostre generazioni nell’iniziare a risparmiare e investire anche piccole somme rimuovendo i costi e le commissioni di intermediazione.Renderemo accessibile ai millennials una forma nuova di investimento ad oggi sconosciuta anche eliminando le barriere presenti a livello globale (es. un ragazzo italiano che acquista 100 euro di Facebook o Google) e gli attuali costi di intermediazione che rendono finanziariamente non conveninte investire in equity piccole somme. Trasmetteremo che l’investimento in azioni non è necessariamente un forma speculativa e rischiosa di investimento. Iniziare small investendo piccole somme (anche solo 50£ al mese) e crescere gradualmente utilizzando un network di indipendent fiancial advisors (IFA).

Detenere un portafoglio bilanciato nel medio lungo termine non è speculazione non è trading, è semplicemente saper investire! Ma per costruire tale strategia di medio lungo termine, anche per chi come me ha studiato finanza, necessitiamo almeno nella fase iniziale di una guida professionale. Quindi renderemo accessibile anche ai piccoli risparmiatori un network di professionisti indipendenti. Diversi advisors con un costo differente prefissato e trasparente a seconda del background e con un sitema di rating e commenti.

Oggi un advisor professionale non è accessibile ai piccoli risparmiatori ed economicamente non vi è convenienza per entrambi le parti per piccole somme investite. Per fare ciò, in primis utilizziamo la tecnologia per eliminare le enormi spese generali che obbligano le grandi istituzioni ad appllicare fees e commissioni ai clienti. Daremo la possibilita ai nostri utenti di investire quanto ritengono opportuno senza alcun limite minimo di investimento. E per finire, riprogetteremo da zero il processo di investimento per renderlo semplice e accessibile a tutti come utilizzare una qualsiasi app.

Quanto alla mia città natale, ho avviato il mio business a Londra dove vive un ecosistema che facilita l’investimento in giovani ragazzi e nuovi idee, ma è con grande piacere e orgoglio che vi posso dire che, anche il mio paese e la mia città, si stanno muovendo in tal senso. Il governo italiano ha varato il decreto per le startup innovative, una serie di agevolazioni per facilitare le nuove imprese, tra cui:

• incentivi fiscali per chi investe in startup
• disciplina del lavoro su misura
• costituzione gratuita ed esonero dai diritti camerali
• crediti d’imposta sulle assunzioni di personale
• ed altre.

Anche sul lato finanziamenti, le banche stanno erogando prestiti alle imprese giovani con la garanzia dello stato (Mediocredito centrale); per esempio la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha erogato circa un terzo dei 300 milioni di euro concessi alle start-up.

Non a caso, tra poche settimane sarò a Roma per costitutire una branch italiana, con sede nella mia città. Si perchè non solo il nostro mercato sarà anche quello italiano, ma io da ragazzo fiero di essere italiano e romano vorrei (e sono convinto di riuscirci) che nella mia start-up ci sia anche il mio paese e la mia città.

Forse sarà per orgoglio oppure semplicimente perchè è la citta più bella e dove si vive meglio!!!

Noi italiani siamo le persone piu creative al mondo dobbiamo solo vincere la burocrazia, le garanzie sul lavoro che non ci fanno lottare per mantenerlo e sopratutto il piacere di fare e chiedere favori.

Siamo intelligenti, brillanti e creativi dimostriamolo, lottiamo e diventiamo competitivi!!
Per riassumere “lets go global” dove, come a Londra, non ti è concesso il tempo di essere stanco!!

Con affetto

Davide
  • 0
  • 7 maggio 2016
Antonio Preiti Antonio Preiti Author

Un blog per raccogliere idee, proposte e opinioni sulla modernizzazione e la rinascita di Roma.

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